«Penalizzati da pretesto» Elezioni ad Agira.
L'ex sindaco Giunta si ripresenta e ripercorre la vicenda che ha annullato il voto 2008
«I cittadini agirini - scrive Giunta - devono sapere che stiamo ripetendo le elezioni del 2008 solo per un vizio di forma: la mancanza di un timbro sulle liste elettorali a suo tempo presentate. Liste, regolarmente approvate dalla Commissione circondariale e pubblicate 25 giorni prima delle elezioni e senza che alcuno contestasse la loro regolarità!Solo dopo, ad elezioni avvenute, non accettandone il risultato democraticamente da voi determinato, è stato presentato al Tar il ricorso, che ha portato all'annullamento del voto, dopo un anno di commissariamento e di sostanziale paralisi amministrativa del nostro Comune. Mi ripresento alle elezioni perché sollecitato in questo senso da tutti quelli che mi hanno sostenuto, ma anche da semplici cittadini non attivamente militanti. Lo sento come dovere, prima che come diritto. È la mia lunga storia personale e politica, una storia di disponibilità e di servizio alla nostra comunità e ai nostri concittadini, che intendo riproporvi».
«Chiedo il vostro consenso - dice Giunta - ma chiedo anche la vostra
disponibilità a collaborare. Sono convinto, oggi più di ieri, che le due parole chiave, Sviluppo e Solidarietà, che hanno orientato il programma politico-elettorale mio e della lista che mi ha sostenuto, costituiscano gli assi portanti dell'attività politico-amministrativa che dovremo portare avanti nei prossimi anni. Ed è su questa base che vi chiedo: disponibilità personale, idee e proposte; per costruire insieme a Voi il programma politico-amministrativo da realizzare nei prossimi anni. Quelle del 2008, da un punto di vista formale, sono state dichiarate nulle da una sentenza del Cga alcuni miei oppositori non accettando il risultato elettorale della vittoria, mia e della lista "Sviluppo e solidarietà" che mi sosteneva, dopo una campagna di veleni e di calunnie, hanno voluto trasferire dal piano politico a quello giudiziario la lotta nei miei confronti. Non si sono risparmiati. Lo hanno fatto in tutti i tribunali: penale, civile e amministrativo. Alla fine sono riusciti a trovare un vizio formale grazie al quale hanno ottenuto un grande risultato: paralizzare l'attività amministrativa del nostro Comune, affidandola a un commissario».
Giusi Venticinque
(La Sicilia 13/04/2010)