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Agyrion 2010: riemerge un lembo dell'antica città greca

AGIRA. L'Acropoli greca è finalmente venuta alla luce: la campagna di scavi "Agyrion 2010" inizia ad ottenere importanti risultati grazie al ritrovamento dei resti di alcune abitazioni avvenuto all'interno di un terreno privato dove si scava dall'inizio di questa settimana. In tutti e quattro i saggi, distanziati tra loro di alcune decine di metri, sono emerse strutture murarie databili tra il V e il IV secolo A. C. Inoltre sono stati raccolti materiali vari (vasi e frammenti in ceramica, monete e altri metalli) che vanno dal periodo Arcaico all'età Classica (dal VII al V secolo A.C). In particolare nel terrazzo superiore sono stati trovati: un muro molto lungo con andamento nord-sud ed un altro che si addossa sul primo chiudendo gli ambienti. In pratica si tratterebbe di un grande vano rettangolare ancora sigillato dal crollo di tegole. In questa fase gli archeologi stanno documentando il crollo con l'ausilio di un disegnatore mentre successivamente si procederà allo

 scavo del vano. Nel terrazzo inferiore si registra una situazione simile: i volontari dell'associazione Siciliantica guidati dalla responsabile degli scavi, la dottoressa Ileana Contino, hanno fatto emergere la parte angolare di un edificio greco che conserva ancora tracce consistenti di intonaco. In prossimità della struttura c'è inoltre un recipiente in pietra lavica e si trovano crolli di blocchi squadrati. 

Nel terreno di proprietà del comune si nota invece una continuità con i ritrovamenti della campagna di due anni fa che documentò la presenza di una vera e propria zona artigianale di età ellenistica. Sono state infatti trovate delle fossette che servivano alla lavorazione dei metalli. "Questi ritrovamenti -dichiara il esponsabile agirino di Siciliantica Orazio La Delfa- superano ampiamente le nostre aspettative. L'area dell'abitato si estende sicuramente per parecchie migliaia di metri quadrati e noi possiamo dire di trovarci sopra un lembo dell'antica città greca". La direzione scientifica degli scavi che si protrarranno fino al prossimo 13 agosto è affidata alla soprintendente ai beni culturali di Enna Beatrice Basile.

(*lc*) Luca Capuano

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