Agira - poesia di Francesco Pettinato
Che dal cielo sembri velato sul piano che ti ospita,
come fossi l'unico perfetto ad esso:
l'unico Monte per una terra unica.
No, tu sospiri, Monte.
Il tuo andare è vecchio, come le crepe della tua terra
e delle zappe, insieme ai corpi
dei tuoi attori ancora forti.
Rinvieni, terra ricca di cultura
e di storia, di uomini e di memoria.
Quanto ancora dovrà volare
l'uccello che dal cielo guarda,
prima che possa poggiar le zampe
su di un ramo, lì cantare al sole?
Monte, che ti chiamano di San Filippo,
ricorda la tua credenza e la tua fonte:
sotto tutti abbiamo vissuto
ma sui nostri piedi camminato.
Cosi, in eterno.
Agira, 7 novembre 2008
Francesco Pettinato
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