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U.S.D. AGIRA A.S.D. NISSORIA ..La voce del comprensorio Pubblicazione n° 4 - 2008/2009

Le pendici di Agira: uno scrigno colmo di tesori

«L’area attorno al Castello è uno dei più grandi parchi archeologici della Sicilia. L’antica Acropoli greca è pressoché intatta nonostante l’intervento dei tombaroli, per voi agirini questa è un occasione da non perdere se volete garantire un futuro migliore ai vostri figli». La soprintendente ai beni culturali e ambientali di Enna Beatrice Basile ha ribadito così l’importanza dei reperti trovati grazie alla campagna di scavi Agyrion 2008 durante la conferenza stampa svoltasi recentemente presso l’antico “palazzo Zuccaro”. Davvero stupefacente la mole di materiale venuta alla luce in due mesi di scavi ad opera di giovani archeologi e studenti universitari, tutti volontari, guidati in una prima fase da Mario Cottonaro e in una seconda fase da Ileana Contino sotto il coordinamento dell’associazione regionale “Siciliantica”. Oltre alle strutture murarie di un antica zona artigianale dove venivano coniate monete, trasformata in epoca più tarda in zona abitativa(Acropoli), sono state raccolte centoquindici cassette di frammenti di ceramica ed ancora matrici per lingotti, monete, panetti e tondelli in bronzo, minuscoli martelli per lavorare il ferro, pesi da telaio, pentole e tegami, lucerne e mortai. «Le testimonianze storiche di Diodoro Siculo, i sondaggi dei nostri predecessori, le ricognizioni aeree della ditta “Sinter” nonché il fondato sospetto di La Delfa e Longo che un lotto di monete agirine recentemente pubblicato provenisse da quella zona ci hanno portato ad intervenire- ha detto la  soprintendente- ovunque abbiamo trovato buche frutto di trivellazioni clandestine, nella parte alta c’erano fornaci ricavate in buche naturali e artificiali insieme ad una grande quantità di grumi di ferro e bronzo e oggetti di lavorazione delle monete mentre nella parte bassa due strutture circolari e una subcircolare insieme ad una grande quantità di argilla cotta». Interessanti gli interventi di Mario Cottonaro e Ileana Contino che hanno delineato le differenze tra i vari frammenti in ceramica ritrovati. Dalla ceramica indigena (decorata incisa o impressa) a quella mista siculo-sicana, fino a quella attica a colori rossi. L’agirino Orazio La Delfa ha spiegato le

procedure di coniazione delle monete, inquadrando storicamente quelle ritrovate (12 in tutto, 11 delle quali greche) e analizzando le caratteristiche di anelli, punte di freccia e martelletti in bronzo. La conferenza è stata preceduta dalla proiezione del cortometraggio “Agyrion, immagini di uno scavo” realizzato dal campione di video-sub Maurizio Caserta. In chiusura il sindaco Gaetano Giunta ha consegnato l’attestato di partecipazione ai volontari tra i quali l’agirina Elena Minnì.

Luca Capuano

 

 


7° giornata: in testa si inizia ad accelerare

Vanno tutte a punti le squadre che compongono il drappello di testa, aumentando il divario con la parte medio-bassa  della graduatoria, con in particolare il tandem Belpasso-Città di Acireale, che accorcia sensibilmente le distanze dalla capolista Spar, agguantando il Troina, bloccato sul pari dal Taormina. Perde di rimonta l’Agira Nissoria, alle prese con i milazzesi  del Sacro Cuore rigenerati e giunti al terzo successo consecutivo, complice una direzione arbitrale tutt’altro che imparziale. Delle formazioni tirreniche, sorridono tutte, tranne il Torregrotta, che al 97’ deve alzare bandiera bianca nel derby con la Roccese e, dopo un promettente avvio di stagione, comincia a intravedere la zona play-out. Queste le note salienti, emerse dal settimo turno di campionato, che ha fatto registrare 22 reti, ben 10 delle quali in trasferta, che portano il totale delle realizzazioni a 153, cioè ad una media di 2,28 reti a partita e fattore campo sempre meno marcato, dal momento che delle 54 gare fin qui disputate, ben 19 (pari al 35%)  hanno visto il successo delle formazioni viaggianti, a fronte delle vittorie di quelle ospitanti (41%). 13 i pareggi in totale. Scendendo nell’analitico, non va oltre lo 0-0 la capolista Spar Pedara sul terreno di Torre Archiràfi contro un Atletico Riposto che non darà spettacolo ma che fa della praticità la sua arma migliore. Ne approfitta il Belpasso di Mimmo Ferruccio che ha stentato un po’ prima di avere ragione (3-1) della Giovani Zafferana. Si conferma squadra corsara il Città di Acireale che in quel di Mili Marina, regola col più classico dei risultati (2-0) un Garden Sport ancora lontano dalla miglior condizione e che paga le parecchie partenze di rilievo dell’inizio stagione. Un penalty in dirittura d’arrivo, costringe il Troina a frenare al “Proto” la sua corsa (2-2), consentendo al Taormina di conquistare un punto insperato. Pari e patta (1-1) a Piedimonte Etneo, dove il Nuova Linguaglossa, commette l’ingenuità di ritenere già chiusa la gara contro il Città di Monforte, bravo a resistere in inferiorità numerica ed a mettere a segno la zampata decisiva in pieno recupero. Ribadisce la sua solidità, la Spadaforese che con una doppietta corsara del cecchino Scibilia, fa suo (2-1) nelle battute conclusive il match di Gravina, inguaiando gli etnei. Sacro Cuore che dopo l’inizio di torneo balbettante, inanella il terzo successo di fila (3-1) ai danni dell’Agira Nissorìa che torna a casa con un pieno di rimpianti.  Ottiene il primo successo stagionale (2-1) invece, la Roccese del neo tecnico La Rocca, subentrato a Piero Russo e lo fa nel derby con un irriconoscibile Torregrotta che deve incassare la terza sconfitta di fila e vede allungarsi lo spettro della crisi.

Antonello Sittineri

 

8° giornata: il primo centro di Santanna inguaia il Garden S. Messina

Ha approfittato di una mischia in area di rigore quando il cronometro stava segnando l’80° minuto di Agira -Garden Sport Messina per realizzare il suo primo gol in Promozione e soprattutto per regalare alla sua squadra 3 punti fondamentali per la classifica e per il morale. Giacomo Santanna, classe 1991, inizia finalmente a confermare sul campo dei “grandi” le qualità che tutti gli riconoscevano, in particolar modo quelle realizzative. L’anno scorso segnò ben 19 reti nel campionato Allievi regionali con la Mosaici 2001 e questo gol è forse l’ideale passaggio dalla giovinezza alla maturità calcistica. Se lo augura la società e se lo augura lui stesso che a soli 17 anni vuole vivere una stagione da protagonista. Ma prima dell’episodio decisivo la gara contro l’ultima della classe, al di là delle previsioni della vigilia, è stata tutt’altro che facile. Nella prima mezz’ora la squadra, pur volenterosa non riusciva a creare nitide palle gol. Dopo un occasione per parte dei cugini Garofalo arrivava la rete messinese con l’attaccante La Spese fortunato nel contrasto con Fabio Scardilli e bravo poi a superare Giuseppe Saraniti depositando in rete. A ristabilire la parità ci pensa però l’ex barrese Totò Pilumeli che conferma di possedere un tiro potente e preciso come già aveva fatto vedere al 78’ di Agira- Spar Puntese. La sua punizione a giro batte imparabilmente il portiere ospite e permette agli agirini di andare negli spogliatoi con il morale risollevato. E così che ad inizio ripresa il capitano Fabio Garofalo sfrutta al meglio un assist di Ingarao tirando di prima intenzione. Il 2-1 galvanizza gli agirini che cercano il vantaggio in altre due occasioni con i protagonisti dell’azione del raddoppio. Il pallonetto di Orazio e il tiro di Fabio non hanno però buon esito. Al 62’ però una bomba di Giacopello trafigge Saraniti portando il punteggio sul 2-2. Un risultato che sarebbe equivalso ad una sconfitta per l’Agira che a 10 minuti dallo scadere esce fuori gli artigli con la sua pantera piazzese.

Luca Capuano

 

Squadra poco pungente: col Riposto scialbo 0-0

Il livello di soddisfazione del mister alla  fine del match contro il Riposto si poteva misurare dai decibel delle sue grida dentro gli spogliatoi e dall’espressione del suo viso anche se per la foto che vedete in pagina Millauro ha cercato di abbozzare un modesto sorriso. Cos’è mancato alla squadra nel match contro i catanesi? Chi ha visto la gara non poteva non notarlo: l’Agira Nissoria non è riuscita a pungere facendosi vedere raramente dalle parti del portiere ospite Savoca. Nonostante abbia esercitato un buon possesso palla e prodotto qualche trama offensiva, alla formazione giallo-rossa è mancata la continuità di rendimento e la pericolosità sotto porta. Poco servito il centravanti di giornata Zerbo, anche lui scuro in volto e poco desideroso di concedersi ai taccuini nel dopo partita, sfortunato Orazio Ingarao che si è visto respinta una conclusione dalla traversa e un’altra dal tuffo del portiere, assente Fabio Garofalo per infortunio, in panca Natty non al meglio, assente ormai da lunga data il figliol prodigo Francesco Pagano, assente infine anche Palermo. Ecco perché l’Agira-Nissoria non è riuscita a concretizzare. Ma c’è da aggiungere un aspetto non secondario: se infatti l’azione offensiva non dipende solo dall’attacco è mancato  il giusto apporto degli esterni che in base al modulo di Millauro erano terzini con “licenza di spingere”. «Si è vero, non sono saliti come dovevano -ha detto il tecnico-c’è però da considerare che Di Pasqua è tornato dopo un mese di assenza e che mancava Prestifilippo che in questo inizio di stagione ha dimostrato di sapersi rendere pericoloso in avanti. Nel complesso– continua– sono insoddisfatto della fase offensiva». Cosa invece ha funzionato a dovere ? «La fase difensiva –risponde il mister– la crescita è sicuramente dovuta al miglioramento della condizione fisica generale inoltre rispetto a qualche settimana fa vedo molto meglio Fabio Scardilli. Sono soddisfatto anche del possesso palla ma certo se non si conclude a dovere diventa un aspetto secondario».

Luca Capuano


Agira Nissoria (5-3-2): Saraniti, Parisi, F.Scardilli,Di Carlo, Arena, Di Pasqua, Angilella, Pilumeli, Fratantonio (V.Scardilli), Zerbo, Ingarao.
Allenatore: Pippo Millauro
Atletico Riposto (4-4-2): Savoca, Loria, Poma,Cartello, Bonanno, Zappalà, Nigrelli, Bonaventura, Napoli, Facchi Scandurra.
Allenatore: Luca Nicotra
Arbitro: Russo di Catania


 

A Torregrotta guadagnato un punto “agrodolce”

Soddisfazione per la prestazione soprattutto difensiva della squadra ma forse, vista la superiorità numerica fin dal 38’ del primo tempo, si poteva andare oltre lo 0-0. Sentimenti contrastanti alla fine della gara esterna contro un Torregrotta sotto esame da parte della società e per questo nervosissimo. Ha retto bene la retroguardia agirina che è ormai pienamente “guarita” dalla “malattia” di inizio stagione e si appresta a diventare uno dei migliori “bunker” del campionato di Promozione. Stavolta Millauro schiera un classico 4-4-2 con Parisi e il rientrante Prestifilippo come terzini e Di Pasqua avanzato a centrocampo a completare il reparto con Fratantonio, Angilella e Pilumeli. In avanti il capitano Garofalo e Ingarao. Primo tempo senza particolari emozioni movimentato solo dal gesto di “follia” del centrocampista di casa Maiorana: gomitata a Pilumeli e  3 punti di sutura al volto per l’ex barrese costretto ad uscire dal campo sostituito da Palermo. Nella ripresa ci si aspetta il forcing dell’Agira Nissoria ma sono gli ospiti, spinti da grandi motivazioni, a mantenere le redini del gioco impegnando più volte Saraniti con Mento, Augusta e capitan Borelli. Snervati dall’incapacità di segnare i padroni di casa perdono la testa e nel finale vengono espulsi Monaco, Crisafulli per proteste e Borelli. Sicuramente non una bella pagina per lo sport dilettantistico che dovrebbe essere meno esposto alle tensioni. Da parte agirina si esulta comunque per un punto che muove la classifica: «Penso sia un risultato utile anche se abbiamo da recriminare perché i nostri avversari sono rimasti in 9 -afferma il direttore sportivo Antonino Parano- risaliamo la china sperando di fare altri punti importanti nelle prossime gare».  Ma cos’è mancato alla squadra? «Non penso sia mancato molto-continua il D . S.– il fatto è che ci sono molti giocatori fuori forma e alcuni infortunati e questo finora non ci ha permesso di uscire da una posizione di classifica che secondo me non ci compete».  Infine Parano lancia un messaggio di pace ai tifosi dopo la presa di posizione del comitato di giocatori che aveva deciso di inscenare una protesta contro i sostenitori rei di attaccare troppo la squadra e colpevoli, a detta loro, di aver preso di mira qualche giocatore: «Voglio invitare i tifosi ad essere presenti alle prossime gare interne perché rappresentano il dodicesimo uomo in campo».

Luca Capuano

 

 

Giuseppe Angilella, il moto perpetuo dell’Agira-Nissoria

Giuseppe Angilella Data di nascita: 24-03-1990, Altezza: 1,67 - Peso: 66 Kg, Nomignolo: Angy. Palmares: 1° Camp. Prov. Esor. e Giov. Miglior pregio calcistico: temperamento Peggior difetto calcistico: colpo di testa Squadra del cuore: Juventus Giocatore preferito: Del Piero Ruolo: centrocampista centrale

«Fin’ora ci è mancata la giusta concentrazione nei momenti difficili; di occasioni ne creiamo tante ma non abbiamo avuto la giusta lucidità sotto porta». Secondo Angilella Junior, al suo secondo anno in maglia giallorossa, sono questi gli aspetti sui quali la squadra deve lavorare per fare il definitivo salto di qualità e poter ancora aspirare alla zona play-off. Ma il 18enne piazzese parla anche di se stesso e fa autocritica: «Posso dare di più, se infatti sono soddisfatto del rendimento dello scorso anno non posso dire altrettanto di quello che ho fatto dall’inizio di questa stagione. Devo migliorare soprattutto a livello mentale mentre fisicamente posso dire di essere arrivato al 100% solo adesso». E a livello tecnico sotto quali aspetti Giuseppe  si sente ancora carente? «devo cercare di essere meno precipitoso quando ho la palla al piede e più freddo al momento della conclusione». Angilella quest’anno gioca a destra nel centrocampo a tre ma è quella di sinistra la sua posizione preferita: «nonostante non sia mancino a sinistra ho una visuale più ampia e posso smistare il gioco con il destro in entrambe le direzioni». Passando dal campo allo spogliatoio gli abbiamo chiesto come si trova con i compagni di squadra: «Ho legato con tutti risponde ma in particolare l’anno scorso con Sebi Parisi e quest’anno con Riccardo Fratantonio». Immancabile poi la domanda sulla persona che veste i panni del padre e dell’allenatore: «la sua presenza non mi condiziona assolutamente-dice– l’ho già avuto come mister per 2 anni nella categoria Giovanissimi e per 2 in quella Allievi, da lui ho appreso tanti segreti tattici ma anche dei trucchi da mettere in atto in area sia a livello offensivo che difensivo». Infine i sogni nel cassetto: «Aspiro ad arrivare in Eccellenza –afferma-magari non subito ma più in là. Più che un obbiettivo per me è una speranza». E allora tanti auguri Giuseppe, per le tue prestazioni in campo e per quelle della squadra…

Luca Capuano

 

 


Dario Talio, il coraggio e la voglia di ripartire

Nel 2001 a 15 anni subì un delicato intervento di cuore

Dario Tallo Data di nascita: 21-06-1986 Altezza: n.d. - Peso: n.d. Segni particolari: n.d. Miglior pregio calcistico: agonismo e grinta Peggior difetto calcistico: nervosismo Squadra del cuore: Juventus Giocatore preferito: Del Piero Squadra di provenienza: Atl. Catenanuova

 A volte la passione è più forte di qualsiasi difficoltà o impedimento anche quelli legati alla salute. Lo sa bene il catenanuovese Dario Talio che ha avuto la forza e soprattutto il coraggio di riprendere a giocare dopo un intervento al cuore subito quando aveva appena 15 anni a causa di un eccesso di battiti. Poco prima aveva provato l’ebbrezza di uno stage di un mese con il Milan mentre dopo l’intervento fu costretto ad uno stop di due anni. Un cambiamento sicuramente duro da digerire per un ragazzino ancora pieno di sogni. Comunque la voglia matta di indossare di nuovo completino e scarpette lo portò a giocare tre stagioni con la squadra del suo paese, l’Atletico Catenanuova, poi letteralmente scomparsa dai campionati dilettantistici. Altro stop forzato fino a che l’ex giallorosso Torcivia non l’ha consigliato al tecnico Pippo Millauro che lo ha portato ad Agira per un periodo di prova. Un mese e 10 giorni sono bastati per convincere la società ad ingaggiarlo anche se finora il giocatore, che si definisce grintoso, non ha ancora esordito. «Mi alleno con continuità fin dall’inizio-afferma– ho fiducia nel mister e spero di poter presto dare il mio contributo». Talio ha già legato con i compagni in particolare con Zerbo,Parisi e Fratantonio e pur essendo nuovo nell’ambiente ha già le idee chiare su quello che non va: «Secondo me le priorità per una squadra sono  l’affiatamento e la complicità  fuori dal campo ma anche la volontà di sacrificarsi per un fine comune. Tutte cose che purtroppo finora non ho ancora visto. Penso che il problema nasca dal fatto che c’è un gruppo nuovo che si deve ancora assemblare. Dobbiamo poi migliorare l’approccio alla gara, spesso non iniziamo con la grinta giusta.Sono comunque fiducioso che la situazione possa cambiare in breve tempo». Infine gli chiedo un giudizio sull’allenatore. L’esterno non vuole entrare negli aspetti tecnici e si limita a dire: «è una brava persona che sa dare tanto alla squadra».

Luca Capuano

 


 

Difficoltà di gestione: la squadra passa a Travagliante

Il nuovo mister: Recupererò i giocatori più s.duciati ma utilizzerò anche i 92 e i 93”

Cambia la guida tecnica degli Juniores:Filippo Angilella, che resta secondo di Millauro in prima squadra, lascia il posto all’attuale mister degli Allievi Antonino Travagliante. La decisione è stata presa durante una riunione tecnica e non è legata alle due sconfitte iniziali consecutive raccolte dal tecnico piazzese. «Abbiamo capito che è più facile aggregare la gestione delle due formazioni – afferma Pippo Millauro- finora gli Juniores si sono allenati con la prima squadra ma chi non ha trovato spazio spesso si è allenato male e ha perso la fiducia e la voglia. Travagliante potrà arricchire la rosa con qualche elemento degli Allievi e anche il calendario lo permette perché gli impegni delle due categorie non si accavallano». «Molti ragazzi avevano deciso di lasciare perché delusi da questa situazione -gli fa eco Travagliante- cercherò di recuperare elementi di assoluto valore come Walter Pettinato, Francesco Saraniti, Rosario Franzone e i portieri Antonio Morina e Filippo Giunta. Anche Giuseppe Amoruso, attualmente all’Argyrium, potrebbe rientrare all’apertura delle liste». Riparte quindi daccapo la formazione giallorossa che sin dall’inizio della stagione era sembrata quella più “instabile” dell’ormai ottimo vivaio agirino. Il fatto di allenarsi insieme ai grandi, la presenza di diversi giocatori nella formazione di Promozione causa regolamento della Lega, il periodo di particolare difficoltà legato a questa fascia d’età che spesso,ingiustamente, pone una scelta obbligata tra continuare e appendere le scarpette al chiodo, sono tutti elementi che hanno portato sia alla crisi di risultati sia soprattutto alla scarsa compattezza e stabilità del gruppo. «Secondo me la lega sbaglia ad imporre un numero minimo di giocatori Juniores da schierare nel campionato di Promozione -afferma Millauro –  si potrebbero invece, concedere delle agevolazioni alle società che valorizzano meglio il settore giovanile». «La categoria Juniores equivale nelle piccole  società alla formazione primavera di quelle professionistiche– dice il nuovo tecnico Travagliante– è quindi un settore importante del vivaio che non può essere trascurato, mi impegnerò affinché vengano valorizzati i giocatori di questa fascia d’età non trascurando la possibilità di schierare all’occorrenza i 4 fuoriquota. Naturalmente ci sarà spazio anche per i ‘92 e i ‘93 come Screpis,Gagliano, Muscolino, Lavenia e i gemelli». Il tecnico anticipa che si affiderà al 4-4-2 che in base all’avversario potrà diventare anche un 3-4-3. Volendo abbozzare una formazione tipo ecco come sarebbero schierati gli Juniores:La Russa;Di Gaudio,F.Saraniti,Igor Travagliante,Parisi;Gagliano,Fiorenza,Morina (Santanna),Muscolino; Screpis,G.Travagliante(Rugnone).

Luca Capuano


Stanchezza ed errori arbitrali: l’Enna vince 3-0

Una squadra Juniores quasi interamente composta da Allievi subisce a Pergusa contro l’Enna Calcio un secco 3-0 che rappresenta la terza sconfitta in tre gare di questo martoriato inizio di stagione. In attesa di recuperare tutti i giocatori delusi dalla gestione “comune” con la prima squadra il nuovo tecnico Nino Travagliante ha fatto di necessità virtù inserendo i suoi Allievi provati dalla gara giocata la mattina prima contro la Mosaici 2001. La stanchezza, che non si è vista nel primo tempo, è poi emersa nella ripresa quando a determinare il risultato sono arrivati però anche gli errori del portiere La Russa e il rigore inesistente concesso ai padroni di casa. Questa la formazione mandata in campo da Travagliante: La Russa; Di Gaudio, F.Saraniti, Igor Travagliante, Iurato; Di Pasqua, O. Fiorenza, Ivan Travagliante, Muscolino; Giuseppe Travagliante, Rugnone. Cinque dei titolari avevano giocato il giorno prima, uno (Saraniti) è sceso in campo nonostante sia ancora lontano dalla migliore condizione inoltre mancavano lo squalificato Morina e Sebi Parisi. Insomma la squadra non poteva fare miracoli ma ha ugualmente disputato un ottimo primo tempo non concedendo nessuna occasione all’Enna e anzi facendosi vedere spesso dalle parti del portiere di casa. Le occasioni più ghiotte sono arrivate con due dei tre fratelli Travagliante: Ivan, sfruttando un cross dalla destra, si è esibito in un gran tiro al volo che ha sfiorato l’incrocio mentre Giuseppe ha sfiorato la rete con due tiri ravvicinati. Lo 0-0 della prima frazione unitamente all’atteggiamento degli agirini faceva pensare ad una gara messa sui binari giusti ma si sa quando manca la “benzina” c’è poco da fare. Forse si spiegano così anche i due errori di La Russa, identici nella forma e con lo stesso esito per la squadra: il portiere chiama la palla ma non riesce a bloccarla favorendo le prime due reti dei giallo-verdi. Travagliante cerca di rimediare inserendo forze fresche (si fa per dire) e cioè Roberti, Screpis, Ingarao, Lavenia e D’Angelo ma un rigore dubbio per un contrasto considerato dal mister “spalla contro spalla” porta al 3-0 dell’Enna. Nel finale ancora un occasione per l’Agira con Giuseppe Travagliante che sfiora il palo dopo aver dribblato un avversario in area.

Luca Capuano

Il Città di Enna travolto da una valanga di reti

E’ ancora Muscolino il trascinatore della formazione Allievi che alla 5° giornata impartisce una sonora lezione ai pari età del Città di Enna battuti per 5 a 1. Il giovane attaccante gaglianese mette a segno un’altra doppietta dopo quella realizzata a Palma di Montechiaro contro il Santa Sofia e porta la sua squadra al secondo posto in classifica a quota 11 punti due lunghezze dietro a Barrese e Libertas. L’enfant prodige del calcio locale ha stupito tutti per l’ennesima volta: si è procurato il rigore che ha sbloccato la gara facendosi sgambettare in area di rigore, ha messo a segno il secondo gol sfruttando al meglio un lancio lungo di Orazio Fiorenza ed il terzo con un bel tiro da fuori area. Un repertorio da attaccante di razza che lo fa annoverare tra i migliori elementi delle giovanili. Muscolino tra l’altro rientra pienamente in quella politica che la società ha avviato negli ultimi anni e che prevede di pescare i giocatori più interessanti dei paesi limitrofi non solo a livello di prima squadra. L’attaccante è stato perfino al centro di una richiesta di conguaglio da parte della sua società d’origine che chiedeva un premio di valorizzazione. Insomma Muscolino superstar ma non c’è naturalmente solo lui dietro alla vittoria contro gli ennesi. Ivan Travagliante ha infatti realizzato freddamente il rigore dell’1-0, Orazio Fiorenza dopo aver fornito l’assist del 2-0 ha chiuso la gara con la quinta rete dopo aver dribblato due avversari, e anche Fabrizio Ingarao, dopo la buona stagione dell’anno scorso e il grande exploit ai tornei estivi di calcio a 5, è tornato a segnare con la maglia giallorossa con un ottimo inserimento in area di rigore e un tiro nell’angolo basso. Per la squadra di Nino Travagliante (la sua fin’ora è una conferma ad alti livelli che lascia poco spazio a dubbi) a parte il gol subito solo un piccolo brivido sul punteggio di 3-1. Ma a salvare sulla linea arrivava provvidenzialmente Lambusta.

Luca Capuano


Pareggio prezioso sul campo della capolista Juvenissa



 Gianluca D'Angelo
Federico Roberti

Dopo aver strapazzato il Città di Enna gli Allievi escono indenni dalla trasferta contro la prima della classe, la Libertas Juvenissa. 0-0 il punteggio finale di una gara difficile per gli agirini che però hanno dimostrato dopo un primo tempo di marca nissena di poter mettere sotto l’avversario. Nota positiva anche per la difesa che ha resistito bene alle sfuriate avversarie grazie alla forza fisica di Lambusta, D’Angelo e Igor Travagliante centrali nella difesa a tre schierata nella ripresa mentre nel primo tempo il tecnico Antonino Travagliante aveva preferito un 4-4-2 più accorto vista la forza dell’avversario. La Libertas produceva infatti una spinta molto prolungata attaccando con molti uomini e creando dei pericoli alla porta di Serrafiore. Ma paradossalmente l’azione più pericolosa era di marca giallorossa: sgroppata sulla destra di Marco Gagliano, passaggio per Ivan Travagliante e tacco a servire Screpis che tirava al volo di sinistro impegnando in tuffo il portiere. Anche i padroni di casa andavano vicini al gol con un tiro al volo di poco alto ma nel secondo tempo il tecnico agirino (privo di Leandro Giacone auto-esclusosi per aver saltato un allenamento) decideva di osare seguendo il motto “la miglior difesa è l’attacco”: dentro Fabrizio Ingarao e spazio al 3-4-3, il modulo base in questa stagione visto lo scarso numero di difensori in rosa rispetto ai centrocampisti. La risposta della squadra era repentina: pressione a metà campo e occasioni a raffica con la Juvenissa costretta nella propria area. I difensori di casa avevano tra l’altro un bel daffare per tenere a bada l’attaccante agirino Screpis, un ariete che difende bene palla e sa concludere come dimostra la traversa sfiorata nel secondo tempo. Purtroppo non arrivava il gol ma l’Agira con questo pareggio si mantiene nelle zone alte della classifica.

Luca Capuano

 


Vince la squadra più fresca:sonora scon.tta in quel di Riesi

Diversi errori arbitrali: il mister Travagliante si “auto-espelle” per evitare di protestare!!

Chi di spada ferisce di spada perisce: se al comunale due settimane prima i ragazzi di Travagliante avevano travolto il città di Enna per 5-1  a Riesi hanno dovuto subire lo stesso risultato, per giunta contro una squadra solo terzultima in classifica. Una vera batosta che il tecnico imputa quasi totalmente alla stanchezza: «Fin dall’inizio siamo stati completamente spenti. E’ la seconda volta che succede in quelle zone, avevamo avuto problemi anche con la trasferta a Licata, il fatto è che i ragazzi devono alzarsi presto poi vanno a scuola perché i genitori non vogliono che facciano assenze, dopo 4 ore devono partire per viaggi così stressanti e arrivano “cotti” a pochi minuti dalla partita». Un attenuante che ci sentiamo di concedere ma a questa, secondo Travagliante,  se ne aggiunge un’altra spesso invocata dai tecnici: la scarsa prestazione del direttore di gara. «Hanno segnato 2 gol in fuorigioco e uno spinto in rete con la mano – afferma – questa però non è una giustificazione per i miei giocatori che hanno commesso errori su errori».  Tra questi le disattenzioni del portiere La Russa che non è stato irresistibile su un tiro a mezza altezza dalla trequarti (1-0) e    non è uscito sul calcio d’angolo che ha portato un avversario a trafiggerlo di testa(3-0). In mezzo un’altra rete di testa su angolo dalla destra con un presunto fuorigioco non fischiato dall’arbitro. L’allenatore agirino, per evitare di inveire contro l’arbitro, ha deciso di inscenare una protesta sui generis: l’auto-espulsione seguendo il resto della gara dai bordi del campo (dove tra l’altro c’era il caos per i tifosi di casa che entravano da tutte le parti). Nella prima frazione c’è stato anche tempo per il gol dell’Agira con Fiorenza. Ricevuto sulla fascia destra un lancio proveniente dalla metà campo Ivan Travagliante stoppava di petto e si esibiva in un tiro-assist in rovesciata allungato dal portiere sul secondo palo. Qui c’’era appostato come un felino Fiorenza che segnava con un tap-in da opportunista. Ma la sfortuna bloccava Marco Gagliano e Leandro Giacone per infortunio, inoltre Lambusta aveva un problema al piede e Screpis, nonostante accusasse un risentimento muscolare è rimasto in campo senza dire nulla al mister. Arrivavano così altre due reti dei nisseni con una mischia in area(chiusa con una “mano de Dios”) e un tiro da fuori.

Luca Capuano

 


Anche la Mosaici si inchina alla classe dei Travagliante boys



 Orazio Fiorenza
Ivan Travagliante

Nuova goleada interna per gli Allievi che travolgono i piazzesi della Mosaici 2001 con il roboante punteggio di 7-2. Davvero stupefacente la mole di gioco creata dalla squadra di Antonino Travagliante dopo un inizio che sembrava voler mettere la gara in discesa per gli ospiti. Mosaici subito in gol con il numero 10 Rizzo ben servito dal centravanti Alessandro con un rasoterra dall’angolo destro. La reazione dell’Agira è affidata ai piedi di Federico Roberti che “imbocca” a Muscolino il gol dell’1-1 con un prezioso assist sul secondo palo. L’azione del 2-1 si sviluppa dal lato opposto: un pallonetto di Ivan Travagliante trova sul secondo palo Fiorenza pronto al tap -in. Il centrocampista conferma il suo fiuto del gol poco dopo con un ottimo inserimento su azione di calcio d’angolo. Il 3-1 annichilisce gli ospiti che nonostante un tiro da fuori dell’attaccante Giunta subiscono il 4-1 con un pallonetto di Ivan Travagliante servito da un lancio lungo della difesa. Ancora Ivan sfiora il gol con un sinistro stampato sulla parte interna della traversa e uscito dopo aver toccato la linea di porta. La Mosaici risponde ancora con Giunta che impegna La Russa in una deviazione sopra la traversa. Ma l’Agira si dimostra spietata insaccando la 5° rete con un rasoterra del neo-entrato Fabrizio Ingarao servito dall’onnipresente Fiorenza. Dopo due brividi (parata di Serrafiore su punizione di Aguglia e quasi autogol di Igor) la formazione giallo-rossa ribadisce la sua netta superiorità con un ottimo inserimento di Muscolino il quale brucia i difensori avversari, salta il portiere e appoggia in rete. Ancora Aguglia impegna Serrafiore esibitosi in un ottima parata seguita però da un errore che spalanca allo stesso centrocampista piazzese la comoda palla del 2-6. A chiudere i conti ci pensa comunque ancora Ivan: nel corso di un fulmineo contropiede lo scatenato attaccante agirino ruba palla al difensore Di Giorgio evita il portiere e segna il 7-2. Intanto in tribuna lo zio Bruno con la mamma commenta: «Oggi si è veramente meritato i dolci di cui è goloso».

Luca Capuano

 


 Due vittorie per scacciare la “crisi”: Calì ancora devastante. 

Due vittorie consecutive contro Santa Sofia e Città di Enna rilanciano i giovanissimi regionali dopo un inizio di stagione poco soddisfacente. Il primo segnale di “risveglio” era stato il 2-1 maturato sul difficile campo di Palma di Montechiaro. A scardinare la difesa agrigentina ci avevano pensato il difensore Carlo Millauro con un bel sinistro su azione di calcio d’angolo e il centrocampista Federico Arena con una potente punizione che andava ad insaccarsi sotto la traversa. Un risultato che sollevava il morale e dava lo slancio per la gara di domenica giocata al comunale di Nissoria perché al “Valenti” di Agira era sprofondata una doccia. Contro il Città di Enna però non è stata una passeggiata: gara combattuta ed ennesi pronti a sfruttare ogni disattenzione e colpire. Non per niente il vantaggio gialloverde arrivava già al 1° minuto con il centravanti Gennuso.  L’Agira non ha espresso un gran gioco e il giovane tecnico Fabio Garofalo lo ha detto a chiare lettere a fine gara dentro gli spogliatoi ma la squadra alla rete ospite replicava con una doppietta del sempre più sorprendente centravanti Vincenzo Calì uomo d’area implacabile dotato di grande tecnica, insomma un giocatore quasi completo. Due gol di testa entrambi su cross dell’altro leader della squadra, l’esterno sinistro Carlo Miceli che però venivano vanificati a fine primo tempo dalla rete di Cimino. Un’occasione per parte nel 2° tempo con Calì che provava ad imitare Del Piero con una bella punizione sopra l’incrocio e l’ennese Matteo Coppola che si rendeva pericoloso con una bella girata di poco alta. A tempo scaduto l’episodio decisivo con Calì che si procurava e trasformava con freddezza un rigore. Per l’Agira c’è ancora molto da lavorare sotto il profilo del gioco e soprattutto va rivisto l’assetto difensivo anche se forse si paga l’inesperienza dei due terzini Screpis e Terranova. Molto contestata dagli agirini la direzione del giovanissimo arbitro Guarneri di Enna.

Luca Capuano

Il Gela strappa un punto al comunale, Agira bella a metà

Un gol preso a freddo mette subito la gara in salita e spesso taglia le gambe. Per recuperare ci vuole un mix di grinta e lucidità. Domenica 9 davanti al proprio pubblico i giovanissimi lo hanno trovato parzialmente: belli nella prima frazione, così così nella seconda. Alla fine arrivava un 1-1 che scontentava soprattutto gli agirini.“Ai punti” avrebbero vinto loro visto il maggior numero di occasioni create e le buone manovre orchestrate nel primo tempo. Ma nella ripresa la palla non correva più a terra e le idee iniziavano a scarseggiare  così le occasioni migliori venivano da calci piazzati e azioni individuali. Nulla riusciva comunque a cambiare il tabellino dopo il gol del solito e aggiungiamo insostituibile Vincenzo Calì che andava a pareggiare la rete iniziale del gelese Bannati arrivata appena al 2° minuto di gioco.  Il terzino destro ospite aveva avuto la fortuna di insaccare sotto l’incrocio un tiro-cross dal vertice destro dell’area sorprendendo Licata. Non si faceva attendere troppo la replica dell’Agira: un tiro insidioso veniva ribattuto dal portiere ospite trovando come sempre pronto il figlio d’arte che con astuzia e maestria colpiva di testa all’indietro insaccando di pallonetto. La squadra di Fabio Garofalo andava al tiro in altre occasioni ma non si rendeva particolarmente pericolosa. Nel 2° tempo dopo un tiro a incrociare di Calì finito di poco a lato si faceva sentire il Gela: il centravanti Monachelli colpiva la traversa e sul rimbalzo il suo compagno Maganuco non ne approfittava. Poco dopo ci provava nuovamente l’autore del gol Bannati ma stavolta il suo tiro ad incrociare di sinistro si spegneva a lato. Nel finale erano i giallorossi a rendersi pericolosi. Un bel lancio di Mugavero imbeccava Calì fermato in calcio d’angolo proprio quando stava per scoccare il tiro. Dal corner usciva fuori una ghiottissima occasione per Carlo Millauro che però solo davanti al portiere mandava alto. Infine si rendeva pericoloso il neo entrato Domenico Biondo abile ad incunearsi in area e a scaricare un forte destro parato dal portiere. “Queste partite si devono vincere – ha commentato a fine gara Aldo Garofalo– comunque il risultato per quello che si è visto in campo è giusto”.

Luca Capuano

 

 

Pubblicato in CALCIO - U.S.D. AGIRA A.S.D. NISSORIA

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